Lo specchio veneziano è una delle opere più esclusive realizzate in vetro di Murano, presente nei palazzi e abitazioni esclusive, racchiude in se la bellezza di venezia e di uno stile vintage che si riscopre piacere sempre piu anche oggi.

Lo specchio, un elemento da sempre evocativo

Jim Morrison diceva: “La vita è come uno specchio, ti sorride se la guardi sorridendo”. Roman Price, fondatore del social motivazionale LifePulp, ha scritto: “Se stai ancora aspettando la persona che ti cambierà la vita, dai un’occhiata allo specchio”. 

Dagli aforismi al cinema, dalla poesia ai classici del disegno animato, dalla musica alla vita di tutti i giorni, lo specchio incrocia il nostro cammino in molteplici ambiti. È un oggetto utile ma, da sempre, anche un elemento di arredamento di notevole rilevanza nel complesso dell’estetica di un’abitazione, di un palazzo o di un ufficio. In particolare, lo specchio veneziano, uno dei rami più rinomati della tradizione vetraria muranese, aggiunge all’utile e al senso del gusto anche tutto il pregio di una tradizione plurisecolare che è andata affinandosi nel tempo senza mai tradire i principi fondamentali da cui era partita.

Storia dello specchio veneziano: dalle origini, a Versailles, fino ai giorni nostri

Dopo una prima produzione datata 1369, lo specchio veneziano conosce due momenti fondamentali nella sua fase di giovane sviluppo: l’introduzione del vetro cristallo a metà del Quattrocento, grazie all’inventiva di Angelo Barovier, e la definizione di un processo efficace e funzionale di spianatura e lucidatura delle lastre di vetro, per opera di Vincenzo Redor nel 1540, che porta l’oggetto riflettente ad essere una vera e propria meraviglia del design cinquecentesco.

Da quel momento in avanti gli artigiani e gli artisti impegnati nella creazione di specchi consolideranno la loro fama a livello internazionale, occupando un ruolo di spicco all’interno della Serenissima. Esemplare è il caso di Gerolamo Barbin, nato nel 1661, che, corteggiato dal Ministro delle Finanze Jean-Baptiste Colbert, si recò insieme ad alcuni colleghi nella Francia di Luigi XIV contro le restrizioni della Repubblica di Venezia. Lì operò per alcuni anni presso la Manufacture Royale des glaces de miroirs, nel distretto parigino di Saint Antonine, arrivando persino ad impegnarsi nella realizzazione della celeberrima Galleria degli Specchi di Versailles. Espresso il desiderio di rimpatriare, e forte di un’abilità e di una creatività uniche nel suo genere, ottenne il benestare di Venezia e riprese la sua produzione in seno alla laguna.

 

Specchio veneziano

Come viene realizzato lo specchio veneziano? Ecco i 7 passaggi chiave

Ancora oggi la perizia e l’estro degli artisti muranesi si concretizza in tutti i passaggi fondamentali di questi straordinari oggetti creati a mano.

  1. Come operazione preliminare vi è il disegno dello specchio, sulla base delle misure indicate e dello studio della luce, ovvero la disposizione delle parti di vetro che andranno poi, nel loro accostarsi reciproco, a comporre lo specchio, come fosse un puzzle o un mosaico. A differenza di puzzle e mosaici, però, lo specchio veneziano di solito non si compone di molti frammenti di piccole dimensioni, ma di un certo numero di sezioni marginali che vanno a costituire il perimetro di una superficie riflettente più ampia centrale.

  2. Viene quindi realizzata una struttura in legno, un supporto di dimensioni atte ad accogliere sia lo specchio che si sta preparando che le cornici che lo rifiniranno.

  3. Una volta tagliata la lastra di vetro in base alle misure desiderate, la superficie viene sapientemente incisa con le più svariate decorazioni, da trame floreali a scene bucoliche di gusto rinascimentale, da miniature di animali stazionari o in movimento a rappresentazioni di vicende o personaggi mitologici.

  4. Viene quindi colato l’argento sulla lastra: si tratta di una procedura estremamente delicata, in cui alla perizia del maestro artigiano è affidato il compito di non lasciare impurità e di stendere un velo argenteo di spessore omogeneo.

  5. Se richiesto, viene effettuato un trattamento chimico di invecchiamento tramite specifiche composizioni capaci di donare allo specchio tutto il fascino del gusto d’epoca.

  6. Gli specchi vengono quindi posizionati all’interno di cornici in alcuni casi molto elaborate (quasi un’opera d’arte all’interno di un’opera d’arte), laminate in oro o argento e fissate con dei chiodi con sommità coperta in vetro.

  7. Gli specchi veneziani possono essere ultimati con l’innesto di decorazioni in cristallo lungo i margini, elementi aggiuntivi in grado di impreziosire ulteriormente una creazione già di per sé di altissima manifattura. Queste sculture in cristallo sono realizzate nelle fornaci muranesi, generalmente rappresentano soggetti floreali come foglie, fiori o rametti, e presentano colori attentamente selezionati (da designer, specchieri o clienti) in modo da creare effetti cromatici di raffinato gusto.