Breve descrizione sul vetro veneziano partendo dagli Egizi per arrivare al XXI secolo. In questo articolo spiegheremo alcune tecniche di lavorazione del vetro come: il vetro soffiato il vetro modellato e la murrina / millefiori.
La storia del vetro di Murano
Si narra che i Fenici scoprirono la tecnica del vetro soffiato nel I secolo a.C. La produzione di oggetti ornamentali e d’uso in vetro si estese enormemente, diventando nel I secolo d.C. importante per le popolazioni del bacino mediterraneo.
Venezia e Murano iniziarono un fiorente commercio del
vetro tra l’Impero romano d’Oriente e d’Occidente, realizzando
coppe, calici, bottiglie, bicchieri, lampade e tazze,
di eccezionale qualità artistica.
Gli aristocratici e i ricchi mercanti usavano già nel Rinascimento oggetti realizzati a Murano, che venivano impiegati sia per usi quotidiani che per abbellire lussuosi palazzi.
Alla fine del ‘800, dopo un lungo periodo di crisi accentuata
dalla politica economica austriaca a favore del vetro
boemo, avvenne la grande rinascita del cristallo muranese
che contribuì al nuovo rilancio internazionale del vetro.
Per tutto il ‘900 il vetro di Murano fu espressione nel mondo dello stile Liberty, Art Déco e delle nuove correnti artistiche.
Le tecniche del vetro di Murano
Il vetro soffiato
La tecnica consente di ottenere oggetti dotati di una cavità interna, l’aria calda soffiata a bocca dal Maestro risalendo in pressione forza la massa di vetro a gonfiarsi. La tecnica è utile per forgiare vasi, centrotavola, bicchieri, tazze e lampadari.
Il vetro modellato
La modellazione scultorea del vetro viene eseguita a mano libera con pinze, forbici, e vari attrezzi dal Maestro, il quale con grande abilità lavora la massa calda del vetro per realizzare forme artistiche.
La murrina millefiori
Sono tessere policrome ottenute da sezioni di canne di vetro che successivamente vengono compattate a caldo per ottenere l’effetto di mosaico visibile in molti oggetti.
Curiosità
Il vetro viene realizzato mescolando sabbia silicea, soda e calcare, insieme a materie prime opacizzanti o coloranti in un crogiolo, dentro il forno a temperature di 1300 gradi.
Le peculiarità del vetro di Murano sono i suoi colori.
Si ispirano a gemme preziose come rubino, ametista, calcedonio,
ambra, avventurina e smeraldo;
ottenute con composizioni chimiche segrete di minerali
naturali come il rame, l’argento e l’oro. maestri vetrai, all’epoca della Serenissima, erano gli unici non nobili che potevano sposare le figlie dei patrizi. Per preservere quest’arte non potevano lasciare l’isola di Murano se non con il permesso del Doge.
Le opere in vetro di Murano acquistano valore nel tempo
e vengono tramandate di generazione in generazione..